Come promesso, il Mercato del Pesce, dedicherà una serie di articoli alla Costituzione italiana, a partire dai suoi Principi fondamentali.
Crediamo che sia un atto dovuto, in particolare in questo preciso momento storico in cui, in generale, sembra che si stia smarrendo il “sapor della realtà”.
Ci sembra doveroso ricordare che se oggi l’Italia è una Repubblica e tutti hanno diritto di partecipare liberamente alla vita politica, lo devono anche ai padri fondatori della carta costituzionale, nata dopo sei anni di guerra e in seguito a un ventennio di dittatura nel Paese.
Ci teniamo a partire dal secondo articolo che va proprio a toccare l’essenza della Repubblica e la sua ragion d’essere, parlando di DIRITTI INVIOLABILI dell’UOMO.
ART.2
La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.
Diritti inviolabili sono i diritti della persona considerati essenziali, in quanto insiti nella natura umana, che caratterizzano la forma di Stato democratico e che da esso sono tutelati a prescindere dal dettato costituzionale.
I diritti inviolabili sono preesistenti rispetto allo Stato e alla forma di governo democratica. L’articolo intende evidenziare l’originarietà di questi diritti rispetto alla stessa Costituzione, l’importanza primaria dell’uomo sullo Stato.
Si parla infatti di diritti inviolabili dell’uomo, senza intenzionalmente operare alcuna distinzione tra cittadini e stranieri.
L’uomo, inteso come ogni singola persona, viene prima dello Stato.
Eventuali azioni volte a modificare questi diritti costituirebbero non solo una revisione della Costituzione, ma un vero e proprio sovvertimento dell’ordinamento democratico!
La base di tutti i diritti fondamentali è costituita dal principio di dignità della persona che costituisce la premessa ideologica dello Stato democratico e sociale di diritto.
I diritti inviolabili dell’uomo, oltre ad essere il DNA della nostra Costituzione, sono anche oggetto di numerose convenzioni internazionali, tutte ratificate dall’ Italia.
Tra queste, ricordiamo la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, proclamata per la prima volta nel 1948 – lo stesso anno di nascita della nostra Costituzione – dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. In essa vengono riconosciuti una serie di diritti che riguardano tutti gli uomini, senza distinzione alcuna.
Ecco un elenco semplificato dei 30 articoli che la compongono:
- Siamo tutti liberi e uguali
- Diritto alla non discriminazione
- Diritto alla vita
- Nessuna schiavitù
- Nessuna tortura
- Hai diritti ovunque tu vada
- Tutti sono uguali davanti alla legge
- I tuoi diritti umani sono protetti dalla legge
- Nessun arresto arbitrario
- Diritto a un processo
- Diritto alla presunzione di innocenza: siamo innocenti fino a che la colpevolezza non sia stata provata
- Diritto alla privacy
- Libertà di movimento
- Diritto di asilo
- Diritto alla nazionalità
- Diritto al matrimonio e alla famiglia
- Diritto alla proprietà
- Libertà di pensiero
- Libertà di espressione
- Diritto di riunione e associazione
- Diritto alla democrazia
- Sicurezza sociale
- Diritti dei Lavoratori
- Diritto allo svago
- Diritto a un tetto e cibo per tutti
- Diritto all’istruzione
- Diritto d’autore
- Diritto a un mondo libero e giusto
- Responsabilità
- Nessuno può toglierti i tuoi diritti umani
Vi invitiamo a riflettere su tutte quelle volte in cui questi diritti vengono violati dal nostro stesso Stato che, al contrario, dovrebbe garantirli, rispettarli e promuoverli.